Il
cristianesimo e la crescente civiltà di corte si impegnarono nel compiti di civilizzare il corpo
attraverso le buone
maniere.
Il corpo è
percorso da contraddizioni e contrapposizioni, è in continuo movimento, e
lascerà dei forti contributi alla nostra civiltà.
L’alimentazione rappresenta
una delle principali forme di piacere.
Nel
medioevo ci sono due modelli alimentari in antitesi:
-
civiltà del grano, rappresentata da Romani e Greci
-
civiltà della carne, rappresentata dai barbari e dai
popoli germanici.
È però
evidente che ci troviamo di fronte ad una deformazione perché anche i romani e
greci mangiavano la carne e anche i Barbari e germanici coltivavano grano e
cereali.
Pian piano
i ricchi e i poveri cominciarono a trarre giovamento da un’alimentazione equilibrata,
ma dopo l’aumento demografico del 9 secolo le risorse boschive e della
pastorizia iniziarono a scarseggiare e vennero quindi accaparrate dai ceti
superiori.
Si cominciò
a delineare quindi una distinzione
tra ricchi e poveri dovuta al tipo di alimento assimilato: i poveri
mangiavano soprattutto cibi di nature vegetale, mentre i ricchi erano coloro
che potevano permettersi la carne, che venne da questo periodo in poi sempre
più associata alla ricchezza e al potere.
La civilizzazione dei costumi
passa attraverso le buone maniere e le arti della tavola, con la quali nasce
una vera e propria civiltà
del corpo.
La
civilizzazione dei costumi è anche civilizzazione dei gesti, infatti gesti, movimenti e atteggiamenti
sono al centro della vita sociale del periodo.
I bagni e
le terme sono anch’essi due occasioni per civilizzare il corpo.
Gli uomini
nel medioevo non odiavano la nudità,
ma fu la chiesa a condannarla. La nudità oscilla infatti tra bellezza e
peccato. Il nudo è legato inoltre allo stato selvaggio e alla follia, ed è
anche una delle manifestazioni principali del pericolo morale.
L’abito al
contrario non è solo ornamento, ma anche protezione e corazza.
La nudità cortese era invece
ambigua: da un lato era un inno alla bellezza fisica, ma dall’altro stimolava
la sessualità e la lussuria.
Nel
medioevo vi erano due poli di bellezza femminile:
-
Eva, la peccatrice e tentatrice, ma fungeva anche da aiuto per
l’uomo
-
Maria, la redentrice era al bellezza sacra di fronte alla
bellezza profana.
La vera
bellezza femminile era il prodotto di unione tra queste due bellezze.
La gestualità era molto
importante e investiva tutti i settori. Ma bisogna distinguere tra il gesto, che era legato
alla fede e all’interiorità e il gesticolare, legato invece al peccato e all’ossessione.
I mostri sono molti
presenti nell’iconografia medievale, e furono dei testimoni importanti della
storia del corpo, perché legati alle anomalie fisiche.
Gli esercizi fisici del
medioevo non derivavano dallo sport antico e si differenziano dallo sport
moderno.
C’era una
distinzione tra giochi
corporei cavallereschi e giochi popolari,
che comunque erano delle variazioni intorno al tema della lotta.
Due sport
principali da ricordare sono la pallacorda, precursore del tennis e la soule precursore del calcio, che si
facevano i luoghi improvvisati.
Quando lo
sport del medioevo si eclissa, farà di nuovo la sua comparsa sono nel 19 secolo
quando si maturerà lo spirito di competitività e nasceranno anche i primi giochi
collettivi per i quali è necessario creare delle squadre.
ma il 2 capitolo?!
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